Prepararsi alla Liturgia – VI Domenica di Pasqua (Anno C) – 26 Maggio 2019

LO SPIRITO CI INSEGNA COME SI FA AD AMARE

Fabio Rosini (fonte: www.famigliacristiana.it)

 (Autorizzati alla pubblicazione dalla Direzione di Famiglia Cristiana)

Il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.

Giovanni 14,23-29

«Se uno mi ama, osserverà la mia parola». Secondo Gesù l’obbedienza non produce l’amore, ma è vero il contrario. Nella vita spirituale l’obbedienza è certamente assai importante, ma l’obbedienza piena e completa fluisce dall’amore, non viceversa. C’è obbedienza pedissequa e c’è obbedienza “alta” che ha origine nella gratitudine e nell’affetto. Il testo descrive questo processo nobile. Se qualcuno ama Gesù, allora “osserva” la sua parola, tiene caro quel che Gesù gli ha detto.

E così arriva ancora di più: «(…) e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui». Dio “farà casa” in quella persona, una presenza nella vita quotidiana e nelle azioni. E ciò è l’esperienza della guida dello Spirito Santo, ossia il “Paràclito”, che significa “colui che è chiamato vicino”. Tale vicinanza lo rende “Consolatore”.

A detta di Gesù il Paràclito fa due cose: «Insegnerà ogni cosa» e «Ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». Insegnare e ricordare.

Insegnare non è così semplice… il problema è che spesso si pensa di non avere da imparare. Per esempio pensiamo di saper già cos’è l’amore, eppure l’amore non si insegna mai abbastanza, è un’arte sempre nuova. Per amare bisogna ricominciare ogni giorno, e abbiamo bisogno che lo Spirito ci insegni come.

Il verbo “insegnare” significa “scrivere dentro”. Lo Spirito Santo può scrivere qualcosa di nuovo in noi, ma noi portiamo una pagina interiore già listata di convinzioni e priorità difficili da confutare. La virtù meravigliosa dell’umiltà è essenziale per un autentico apprendimento. Chi è senza umiltà non apprende e non si corregge… non è una bella vita.

Potremmo chiedere: ma cosa si apprende dallo Spirito Santo? Come pregare? Come comportarsi? Sì, anche questo; ma Gesù dice che il compito dello Spirito è di insegnare… ogni cosa! Abbiamo bisogno di imparare più e più volte tutto ciò che facciamo. La cosa bella della vita cristiana è di essere una costante scoperta! E se c’è un’area della vita in cui crediamo di non avere nulla da imparare, possiamo essere certi che questa zona è segnata dalla mediocrità. Tutto in noi ha bisogno di essere continuamente rinnovato dallo Spirito Santo!

IL MAESTRO DELLA MEMORIA. L’altro compito dello Spirito è ricordarci quel che Gesù ha detto. Questo è essenziale perché è dalla parola di Cristo che si rinasce e si riceve consistenza. Dio in realtà ci ha parlato sin dall’infanzia e quanto abbiamo ancora da capire e scoprire del nostro passato! Anche e soprattutto quel che forse abbiamo rifiutato… in quegli eventi Dio ci ha detto qualcosa che forse non abbiamo ancora accolto. Lo Spirito è il maestro della memoria, della lettura del passato e quando Lui illumina la nostra memoria porta alla luce e avvolge nella sua verità la nostra esistenza.

E il testo cortocircuita con il suo inizio: lo Spirito ci insegna come conservare nella memoria la parola di Gesù e si innesca il processo amorevole con cui si era aperto.

Questo è il circolo virtuoso della pace, dove tutto ciò che ci preoccupa diventa piccolo.

23 maggio 2019

 (Autorizzati alla pubblicazione dalla Direzione di Famiglia Cristiana)

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