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LA SANTA LITURGIA
“Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto” (Gv 15,5-8).
L’opera della Redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio, che ha il suo preludio nelle mirabili gesta divine operate nel popolo dell’Antico Testamento, è stata compiuta da Cristo Signore, specialmente per mezzo del Mistero pasquale della sua beata Passione, Risurrezione da Morte e gloriosa Ascensione. “Non vi è altro mistero di Dio, se non Cristo”, asserisce S.Agostino.
Il Signore, crocifisso e risorto, è il sacramento primordiale, in cui il Padre si è fatto definitivamente vicino, per donarci lo Spirito Santo e la vita eterna.
Cosa significa il termine Liturgia?
In che cosa consiste questa opera di Dio alla quale noi partecipiamo? La risposta del Catechismo è chiara e ci permette di scoprire l’intima connessione esistente tra fede e liturgia: «Nel Simbolo della fede, la Chiesa confessa il mistero della Santa Trinità e “il mistero della sua volontà, secondo […] la sua benevolenza” (Ef 1,9) su tutta la creazione: il Padre compie il “mistero della sua volontà” donando il suo Figlio diletto e il suo Santo Spirito per la salvezza del mondo e per la gloria del suo Nome» (CCC, 1066). Liturgia significa originariamente «servizio da parte del popolo e in favore del popolo». Nella tradizione cristiana vuole significare che il Popolo di Dio partecipa all’«opera di Dio» (CCC, 1069).
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