La Preghiera

Gesù al Getsemani - "Vegliate e pregate" (Mt 26,41) Piccolo Eremo delle Querce in Santa Maria di Crochi
Gesù al Getsemani
“Vegliate e pregate” (Mt 26,41)

Piccolo Eremo delle Querce

 

Iniziamo con le parole di Gesù: Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto: e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchè il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Mt (6, 5-8)

Fiumi di parole hanno invaso libri e conferenze per definire la preghiera, per descriverla…ma in realtà proprio perché la preghiera è essenzialmente legata a Dio e all’uomo non la si può circoscrivere in una definizione astratta, ma solo vivendola si possono cogliere le parole che meglio descrivono alcuni degli infiniti aspetti di essa. 

Gesù stesso, maestro di preghiera, che ha pregato intensamente nella sua vita terrena ed ha insegnato ai discepoli a pregare, non ha mai detto cos’è la preghiera… l’ha vissuta ed ha contagiato con la vita i suoi discepoli, suscitando in loro il desiderio, la domanda… “maestro insegnaci a pregare…quando pregate dite: Padre nostro…

La preghiera nasce dall’incontro di due libertà, Dio che liberamente e per amore si rivolge all’uomo, l’uomo che liberamente e per amore cerca il volto di Dio. Nel momento in cui Dio ha “toccato” l’uomo creandolo “alla vita”, sostenendolo “nella vita”, salvandolo “per la vita”, ha posto nell’essere e nella storia dell’uomo un’ansia d’infinito, una nostalgia d’eternità, una ricerca di bellezza, un desiderio d’amore, un bisogno di luce, una sete di verità, … che attirano l’uomo verso Dio.

Questa attrazione verso Dio è l’anima della preghiera, che si riveste poi di tante forme e modalità secondo la storia, il tempo, il momento, la grazia e il peccato di ciascun orante. La storia dell’uomo ha conosciuto tante forme di preghiera. Ogni uomo, proprio perché essere finito, creatura, ha sviluppato una modalità d’apertura verso l’Altro e verso l’Oltre che potremmo dire essere la preghiera, esperienza presente in ogni religione e cultura.

Qualcuno ha scritto “l’uomo è, per sua natura, un essere religioso”, sempre avido di una spiritualità e di una fede che gli schiudano l’orizzonte del qui ed ora, verso un non ancora capace di dare pienezza alla sua vita. Possiamo dire, in altre parole, che l’uomo è religioso perché si interroga sul senso dell’esistenza e, sperimentando il limite di una risposta razionale alla domanda di senso, cerca una risposta al di la o al di sopra della sua stessa razionalità: nel soprannaturale.

In cerca di coerenza e di felicità, di comunione e di riconciliazione, di saggezza e di salvezza, l’uomo satellitare come l’uomo delle caverne, trova nell’esperienza religiosa la realtà sacra che fonda la sua esistenza, trascende (supera) la sua finitezza e assicura alla sua precaria avventura terrena, riferimenti sicuri e un orizzonte di eternità.

In altre parole la dimensione religiosa apre l’uomo a quella della speranza di un futuro che consiste nella piena realizzazione del suo desiderio di felicità e di vita eterna. La vita senza speranza, infatti, sarebbe inconcepibile e la felicità, alla quale tutti tendiamo con decisione, sia individualmente che collettivamente, è proiettata spontaneamente verso il futuro, in un domani che deve ancora venire.

La preghiera è allora una realtà che tocca l’identità profonda dell’uomo e il suo innato desiderio di comunicare dalla terra con il cielo.

 “Vegliate e pregate ogni momento” (Luca 21,36)
“Pregate sempre, senza stancarvi mai” (Luca 18,1)
“Pregate per non entrare in tentazione” (Luca 22,40)
“…Pregate incessantemente…” (San Paolo – Tess. 5,16)
“Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterrete” (Matteo 21,22)

tratto da: Parrocchia S. Pietro ad Mensulas – catechesi sulla preghiera

 Una  piccola raccolta delle Preghiere del Cristiano  pdf_icona

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