Venerdì Santo: l’Amore tradito, l’Amore crocifisso

Mai come nel Venerdì Santo la Chiesa si fa lamento e supplica di fronte alla morte del Figlio di Dio: una morte ignominiosa, la morte in croce. La morte di Gesù si manifesta, allora, non come una sconfitta, ma come una vittoria: la vittoria dell’amore.

Ieri siamo entrati in comunione con l’Amore a tavola, oggi contempliamo l’Amore tradito, l’Amore crocifisso, l’Amore nella sofferenza fino alla morte di croce. La narrazione della morte di Gesù fatta da Giovanni sottolinea l’unicità del Cristo paziente, dando una chiave di interpretazione di tutta l’umana sofferenza. L’Amore crocifisso è una concentrazione suprema della sofferenza. Il Cristo, il Re dei giudei, il Re del popolo eletto, diventa il Re dei morti. Il Crocifisso arriva fino al punto da lasciarsi trafiggere; dalla ferita esce acqua e sangue, esce lo Spirito; qui sgorga tutta l’economia sacramentale della Chiesa.

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Fonte..: Benedettineisolasangiulio.org

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