Filippo e la gallina
Un bel «morso alla lingua» quando ci assale la tentazione di sparlare. Perché proprio «le zizzaniere» — come chiamano in Argentina le persone che mettono in giro le chiacchiere — sono una controtestimonianza cristiana, causando anche divisioni nella Chiesa. Da questo modo di fare, purtroppo molto diffuso in ambito ecclesiale, ha messo in guardia Francesco nella messa celebrata giovedì mattina, 12 maggio, nella cappella di Casa Santa Marta.
[…]Per rendere ancora più concreta incalzante la sua meditazione, Francesco ha raccontato un episodio della vita di san Filippo Neri. «Una donna è andata a confessarsi e si è confessata di aver sparlato». Ma «il santo, che era allegro, buono, anche di manica larga, le dice: “Signora, come penitenza, prima di darle l’assoluzione, vada a casa sua, prenda una gallina, spiumi la gallina e poi vada per il quartiere e semini il quartiere con le piume della gallina e poi torni”». Il giorno dopo, ha proseguito Francesco nel suo racconto, «è tornata la signora: “Ho fatto quello, padre, mi dà l’assoluzione?». Eloquente la risposta di san Filippo Neri: «No, manca un’altra cosa, signora, vada per il quartiere e prenda tutte le piume» perché «lo sparlare è così: sporcare l’altro». Difatti, ha aggiunto il Papa, «quello che sparla, sporca, distrugge la fama, distrugge la vita e tante volte senza motivo, contro la verità». Ecco che «Gesù ha pregato per noi, per tutti noi che stiamo qui e per le nostre comunità, per le nostre parrocchie, per le nostre diocesi “che siano uno”».
Leggi tutto…: Meditazione nella Cappella della Domus Sanctae Marthae 12/5/16