giovedì 17 Aprile 2025 GIOVEDÌ SANTO «CENA DEL SIGNORE» “Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.” (Cf. Gv 13,34)

giovedì 17 Aprile 2025

GIOVEDÌ SANTO «CENA DEL SIGNORE»

 

Li amò sino alla fine.

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,1-15)

 

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

 

Parola del Signore.

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La celebrazione odierna ci introduce nel Triduo Pasquale, i giorni santi in cui la Chiesa fa memoria del mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù.
In modo particolare nella celebrazione odierna, la liturgia ci invita, con rinnovato stupore, a contemplare i gesti e le parole di Gesù nell’Ultima Cena: l’istituzione dell’Eucaristia, il dono che Cristo – vero Agnello pasquale – fa di se stesso, la lavanda dei piedi in cui il maestro offre ai discepoli l’esempio dell’amore e del servizio, la notte oscura del Monte degli Ulivi trascorsa tra la veglia di Gesù e il torpore dei discepoli.
Con il canto, oltre ai ministri, accogliamo gli oli santi – crisma, catecumeni e infermi –

Fonte: Sussidi per la Pasqua e la Quaresima 2025 – Giovedì Santo in Coena Domini – 17 aprile

 

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