domenica 22 Dicembre 2024 IV DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola.” (Lc 1,38)

domenica 22 Dicembre 2024

IV DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C

 

A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?

 

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,39-45)

 

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

 

Parola del Signore.

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Il mistero della Visitazione in un certo senso descrive la fede nei sacramenti che
la Chiesa, al modo della Vergine Maria, vive e porta nel mondo perché fiorisca la speranza.
Le dimensioni dell’ascolto e dell’accoglienza, della casa e della familiarità di Dio liturgicamente si possono esprimere con l’uso dell’Evangeliario nella processione d’ingresso e
con il silenzio che scandisce la liturgia della Parola.

L’antifona che apre questa domenica esprime l’invocazione culmine di questo
Tempo di Avvento che risulta simile all’atteggiamento speranzoso della donna che
aspetta un bambino. È così che l’Avvento diventa una dolce attesa, che fa percepire l’Atteso come già presente. La liturgia ci diriga alla dolcezza dell’incontro con Dio.

 

Fonte: Sussidi per il Temo di Avvento 2024 – IV Domenica di Avvento

 

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