La terza vetrata è dedicata a Mosè, il liberatore per eccellenza del popolo d’Israele, colui il quale fu salvato dalle acque e che riuscì a far passare il suo popolo aprendo le acque del mare.
Ma Mosè è ricordato soprattutto per aver ricevuto le tavole della legge sul Monte Oreb.
Di quella straordinaria esperienza – non vide mai in faccia il suo Dio – il suo popolo se ne accorse perché il suo volto di Divenne luminoso.
La legge per il popolo di Israele divenne la modalità per seguire le indicazioni di Dio.
I 10 comandamenti racchiudono, in poche righe, il meglio che un uomo può volere per se e per gli altri. Un modo di comportarsi e di essere che ha tracciato gran parte della storia dell’umanità.
Nella nostra vetrata si vede di spalle Mosè che riceve una unica “tavola”; abitualmente nell’iconografia sono due le tavole, distinte dai “doveri” verso Dio e da quelli verso i nostri simili.
Probabilmente l’artista che ha realizzato la nostra vetrata, rappresentando solo una tavola, ha voluto richiamare i cristiani del terzo millennio a capire che con la venuta del Cristo, basta una sola legge: quella dell’amore.