Verso la Pentecoste con la GIOIA della Resurrezione (22 aprile)

«Irradia sulla tua Chiesa la gioia pasquale, Signore»

 

Gli strumenti a fiato, le corde vocali e ogni voce stentano oggi a intonare l’inno alla gioia, e gioire è più un tempo finito che l’infinito di questo verbo: come si dice gioia? La pandemia ha la meglio anche sull’ipocrisia e a voce bassa lo ammettiamo: non va tutto bene!

A meno che? A meno che il nome proprio della gioia sia “pasquale”!

 

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