Venerdì santo

Amore più forte della morte

Il drammatico supplizio della croce ha spesso indotto i predicatori del passato a insistere in modo eccessivo sugli aspetti cruenti della passione di Gesù. Da questa predicazione sono derivate immagini, rappresentazioni popolari e alcune devozioni in cui si esasperava la violenza dei colpi della flagellazione, le cadute sotto il peso della croce, il sadismo dei soldati.

Questo tipo di approccio ai testi evangelici non ha reso un buon servizio alla comprensione degli avvenimenti della Pasqua, anzi, ne ha offuscato il significato.

I vangeli si muovono in tutt’altra prospettiva. Sono molto sobri nel raccontare gli orrendi tormenti inflitti a Gesù. Il loro obbiettivo non è impressionare o commuovere i lettori, ma far comprendere l’immensità dell’amore di Dio che si è rivelato in Cristo.

Non si attardano sulle sofferenze perché la passione che presentano non è quella del patire, ma la passione d’amore. Vogliono mostrarci che:

“Forte come la morte è l’amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe sono vampe di fuoco,
una fiamma divina!
Le grandi acque non possono spegnere l’amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell’amore, non ne avrebbe che disprezzo” (Ct 8,6-7).

Nel presentare l’aspetto cruento della passione, Giovanni è il più sobrio di tutti gli evangelisti. Tralascia tutti i dettagli umilianti come le percosse sulla testa e gli sputi, accenna solo alla flagellazione e agli schiaffi.

Il suo racconto – quello che oggi la liturgia ci fa meditare – non narra il cammino di Gesù verso la morte, ma verso la gloria.

Nel Cristo sulla croce ci è dato di comprendere fin dove porta il peccato: conduce fino a rendere irriconoscibile un uomo. Ma subito Giovanni ci fa contemplare la risposta di Dio al peccato: il dono del suo Spirito e la risurrezione del Santo, del Giusto.

di: Fernando Armellini

Fonte: Settimananews.it

 

 

Uomo dei dolori che ben conosce il patire

Tanto era sfigurato il suo aspetto

da essere simile a uomo

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