Quaresima 2023

BUONA QUARESIMA!

Carissimo/a, ti auguriamo una gioiosa quaresima, “per per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male” (dalla Liturgia delle Ore). Ci permettiamo di ricordarti che oggi, Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo, sei “tenuto” con tutti i tuoi fratelli in Cristo a digiunare di qualcosa, secondo le tue possibilità. Non sia un semplice obbligo, ma un atto di amore accompagnato dalla preghiera e dalla carità. Inoltre, oggi e tutti i venerdì di quaresima ricorda di astenerti dal mangiare carni e evita banchetti abbondanti e con cibi ricercati e costosi. Se per giusta ragione non è possibile digiunare o astenersi dalle carni, si sostituisca la penitenza con altre opere pie.

Sono esenti dal digiuno obbligatorio coloro che hanno meno di 14 anni e più di 60, e coloro che sono infermi nella salute. Sono esenti dall’astinenza dalla carne coloro che hanno meno di 14 anni. È bene comunque educare anche i bambini, secondo le opportunità, alla sobrietà, al digiuno e all’astinenza dalla carne, in un contesto di trasmissione della fede. Non é bene praticare digiuno e fioretti nelle domeniche e nelle solennità, come quelle del 19 e 25 marzo (anche se capitano di venerdì), per il carattere pasquale di questi giorni. Buon cammino quaresimale. Il digiuno, osservando i precetti del Signore, è molto bello. Così osserverai, dunque, il digiuno che stai per fare. Prima di tutto guardati da ogni parola cattiva e da ogni desiderio malvagio e purificati il cuore da tutte le cose vane di questo mondo. Se osserverai ciò, sarà questo il digiuno perfetto (ERMA, “Il Pastore”, Le Similitudini, 4). Farai poi così. Compiute le cose prescritte, il giorno in cui digiunerai non gusterai nulla, tranne pane e acqua. Dei cibi che avresti mangiato calcola la quantità del denaro di quella giornata che avresti speso, mettila da parte e la darai alla vedova o all’orfano o al bisognoso. In questo modo ti farai umile e, per questa umiltà, chi ha ricevuto riempie la sua anima e pregherà il Signore per te (ERMA, “Il Pastore”, Le Similitudini, 5 ,1-4).

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