PIO ESERCIZIO DELLA VIA CRUCIS – Comunicazione dell’Ufficio Liturgico Diocesano

Estratto da : Comunicazione dell’Ufficio Liturgico Diocesano per le celebrazioni di febbraio 2020 (Diocesi Cosenza-Bisignano)

Secondo il Direttorio su Pietà popolare e Liturgia: «la via crucis fa parte di quei pii esercizi con cui i fedeli venerano la Passione del Signore. In essa i fedeli ripercorrono con partecipe affetto il tratto ultimo del cammino percorso da Gesù durante la sua vita terrena: dal Monte degli Ulivi, dove nel «podere chiamato Getsemani» (Mc 14, 32) il Signore fu «in preda all’angoscia» (Lc 22, 44), fino al Monte Calvario dove fu crocifisso tra due malfattori (cf. Lc 23, 33), al giardino dove fu deposto in un sepolcro nuovo, scavato nella roccia (cf. Gv 19, 40-42)….. Uno svolgimento sapiente della Via Crucis, in cui parola, silenzio, canto, incedere processionale e sostare riflessivo si alternino in modo equilibrato contribuisce al conseguimento dei frutti spirituali del pio esercizio».

 

In questo particolare momento è bene svolgere la Via Crucis evitando l’incedere processionale passando da una stazione all’altra cosi come il far portare la croce a diverse persone. Sarebbe bene intronizzare la croce o un grande crocifisso al centro del presbiterio cosi da attirare lo sguardo orante dell’assemblea e far rimanere i fedeli ai propri posti.

Qui la versione integrale del documento

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