Meditazione quotidiana nella Cappella della Domus Sanctae Marthae

Non capisco ma mi fido

Il barbone morto di freddo a Roma, le quattro suore di madre Teresa uccise nello Yemen, le persone che si ammalano nella terra dei fuochi, i profughi abbandonati al freddo: c’è l’eco di alcuni recenti drammatici fatti nella preghiera di Francesco durante la messa celebrata lunedì 14 marzo, nella cappella della Casa Santa Marta. «Signore, io non capisco, non so perché accade questo, ma io mi affido a te» ha detto. È «una bella preghiera», l’unica possibile — ha spiegato — ed è fatta propria anche dai genitori di tanti bambini disabili, affetti da malattie rare. Davanti alle tante «valli oscure» del nostro tempo l’unica risposta possibile è affidarsi a Dio che, ricorda la Scrittura, «non lascia mai solo il suo popolo».

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