“Ogni essere umano
ha dentro di sé
qualcosa dell’apostolo Tommaso.
E’ tentato dall’incredulità
e pone le domande di fondo:
E’ vero che c’è Dio?
E’ vero che il mondo è stato creato da Lui?
E’ vero che il Figlio di Dio si è fatto uomo,
è morto ed è risorto?
La risposta si impone
insieme con l’esperienza
che la persona fa della Sua presenza.
Occorre aprire gli occhi e il cuore
alla luce dello Spirito Santo.
Allora parleranno a ciascuno
le ferite aperte di Cristo risorto:
Perché mi hai veduto, hai creduto;
beati quelli che
pur non avendo visto
crederanno.”
(Giovanni Paolo II, Veglia Gmg 2000, 19 agosto 2000)
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