“E come consola, il Signore? Con la tenerezza.
E’ un linguaggio che non conoscono
i profeti di sventura: la tenerezza.
“Ecco, Egli, il Signore ha con sé il premio,
la sua ricompensa lo precede”:
così finisce il brano di Isaia.
“Come un pastore
Egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna.
Porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente
le pecore madri”.
Questo è il modo di consolare del Signore:
con la tenerezza.
La tenerezza consola.
Le mamme, quando il bambino piange,
lo accarezzano e lo tranquillizzano
con la tenerezza: una parola
che il mondo d’oggi,
di fatto, cancella dal dizionario.
Tenerezza”
(Papa Francesco – Messa Santa Marta – 11 dicembre 2018)
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