La teologia dell’Avvento ruota attorno a due prospettive principali. Da una parte con il termine “adventus” (= venuta, arrivo) si è inteso indicare l’anniversario della prima venuta del Signore; d’altra parte designa la seconda venuta alla fine dei tempi.
Il Tempo di Avvento ha quindi una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi.
La liturgia dell’Avvento è tutta un richiamo a vivere alcuni atteggiamenti essenziali del cristiano: l’attesa vigilante e gioiosa, la speranza, la conversione.
L’attesa vigilante e gioiosa deve sempre caratterizzare il cristiano e la Chiesa perché il Dio della rivelazione è il Dio della promessa che in Cristo ha manifestato tutta la sua fedeltà all’uomo. [..]Tutta la Liturgia dell’Avvento risuona delle promesse di Dio, soprattutto nella voce di Isaia che ravviva la speranza di Israele. La speranza della Chiesa è la stessa speranza d’Israele, ma già compiuta in Cristo. Lo sguardo, allora, della comunità cristiana si fissa con più sicura speranza verso il compimento finale: la venuta gloriosa del Signore. Maranatha: vieni Signore Gesù ! E’ il grido e il sospiro di tutta la Chiesa nel suo pellegrinare terreno verso l’incontro definitivo col suo Signore. Al senso dell’attesa vigilante è accompagnato sempre l’invito alla gioia. L’avvento è un tempo di attesa gioiosa perché ciò che si spera, certamente avverrà. Dio è fedele.Liberamente tratto dal libro di: Augusto Bergamini, Cristo festa della Chiesa, Edizioni Paoline – Fonte:http://www.parrocchie.it/torino/santiapostoli/sezione_3/argomento_9/articolo_1.htm
…fermarsi per preparare il nostro cuore!
Video del 2012 ma sempre valido!
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