Le chiacchiere… e la lingua!

Fonte:www.papaboys.org
Papa Francesco in più di una occasione ha parlato delle chiacchiere, di lingue taglienti che colpiscono, anche nella Chiesa.
 
Rispondendo ad alcune e mail e frugando questa mattina nella ‘posta in arrivo’, mi ha colpito una riflessione semplice, e molto simpatica, di Padre Mattia, un Padre Trinitario che conosco da un pò di tempo, che sa sempre parlare al cuore in maniera diretta.
 
Molte volte, aggiungerei a questa riflessione due parole, alla numerose chiacchiere (e chicchiericci…. ndr) corrispondono ‘zero fatti’. Ed anche nell’azione missionaria quotidiana di alcuni cristiani, si parla molto ma si fanno poche opere. Cerchiamo di diminuire le chiacchiere, e cerchiamo anche di fare un po’ di fatti….cristiani!
 
Ho pensato di proporvi questa sua riflessione nel blog ‘Voci di piazza’. Buona lettura! di Daniele Venturi
 
 
Ecco che cosa ci scrive Padre Mattia!
 
1 – La lingua ! La lingua ! La lingua !!!!….
2 – Se hai carattere parla davanti , non di dietro , “alla persona interessata” ..
3 – Se sei Cristiano , di la verità , ma “sempre con Carità” .
4 – Non parlar mai “per sentito dire” .
5 – Criticare è il brutto vezzo delle persone volgari .
6 – Il pettegolezzo , di dietro , non è utile all’interessato perchè ignaro , lo danneggia soltanto ed è disonorevole per chi lo fa .
7- Attento alle supposizioni e interpretazioni !…
8- Posso spiegarmi meglio con un esempio personale ? Era il 19 dicembre 1958, vigilia della mia Ordinazione Sacerdotale. Vennero per la circostanza a Roma i miei Famigliari, compresa una delle 2 mie Sorelle che ebbe l’idea, per la circostanza, di mettere, per la 1^ volta, le scarpe con i tacchetti alti. Scesi dal treno alla stazione Termini di Roma , per andare a prendere l’autobus per il mio convento si dovevano allora scendere delle scale. Vestivo con il mio Santo Abito. Pioveva e, temendo di scivolare e cadere, questa Sorella mise la sua mano sulla mia spalla e, dietro mie rimostranze, mi prese a braccetto. Mi fece osservare che io ero esagerato e forse scrupoloso : in fondo, mi disse, sono una Sorella ! Era questo il nostro parlare quando sentimmo dire dietro di noi da alcune persone (avevo 24 anni) :”Guarda quel Fraticello come se la fa con quella ragazza…” (mia sorella anche lei giovane). Mia Sorella ed io sentimmo e capimmo i frettolosi giudizi umani !!!… ( Forse uno di quelli dirà di aver visto con i propri occhi , alla Stazione Termni ecc…. ma !!!…)
9- Cosa ci dice al riguardo il MAESTRO di VITA? AscoltiamoLo : “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a Te ” o detto di Te .
 
chiacchiericcio
 
Nell’antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza. Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse:
 
– Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?
 
– Un momento – rispose Socrate. – Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.
 
– I tre setacci?
 
– Ma sì, – continuò Socrate. – Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero?
 
– No… ne ho solo sentito parlare…
 
– Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?
 
– Ah no! Al contrario
 
– Dunque, – continuò Socrate, – vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. E’ utile che io sappia cosa mi avrebbe fatto questo amico?
 
– No, davvero.
 
– Allora, – concluse Socrate, – quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo?
 
 
Se ciascuno di noi potesse meditare e metter in pratica questo piccolo test… forse il mondo sarebbe migliore.

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