Conosciamo la nostra parrocchia (7a)

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La sera del 22 febbraio 1931 suor Maria Faustina Kowalska (Elena Kowalsk), religiosa polacca proclamata santa da Giovanni Paolo II il 30 aprile 2000, annota sul suo diario: «La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. Muta tenevo gli occhi fissi sul Signore; l’anima mia era presa da timore, ma anche da gioia grande. Dopo un istante, Gesù mi disse: Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù, confido in Te. Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l’anima, che venererà quest’immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici.

(…) Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia. Desidero che i sacerdoti annuncino la Mia grande Misericordia per le anime dei peccatori».

 Naturalmente inizialmente in pochi credettero alla suora, ma poi piano piano la devozione crebbe, anche per la coroncina del venerdì (Santo Dio, Santo forte, Santo immortale, abbi pietà di me). Il papa polacco Giovanni Paolo II, diede grande slancio al messaggio di suor Faustina e dichiarò la domenica in albis la festa della Misericordia. Secondo qualche teologo, Giovanni Paolo II è diventato Papa proprio per dar forza a quanto annunciato da suor Faustina.

“I due raggi rappresentano il Sangue e l’Acqua. Il raggio pallido rappresenta l’Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime.

Entrambi i raggi uscirono dall’intimo della Mia Misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia (…). Beato colui che vivrà alla loro ombra, poiché non lo colpirà la giusta mano di Dio”

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