Nella parete del presbiterio (l’altare) è posta una grande icona scritta da madre Mirella Muia’ (che dopo aver insegnato all’Università della Calabria ha deciso di vivere in un convento da lei fondato a Gerace) dal titolo bizantino la “Deesis”, il termine vuol dire intercessione.
È una delle rappresentazioni iconografiche che è presente in tutte le chiese ortodosse e cattoliche bizantine. Al centro dell’immagine il Cristo in trono ai lati la Madre di Dio e San Giovanni Battista, detto il precursore.
La Deesis è un invito esplicito alla preghiera – intercessione – verso Gesù che è il centro della nostra vita.
Siamo tutti chiamati, imitando Maria e San Giovanni alla preghiera di intercessione per i nostri bisogni e per quelli dell’intera umanità.
L’icona esposta nella nostra Chiesa, come tutte le icone, ha delle caratteristiche proprie, ad esempio i colori: il rosso rappresenta l’umanità, mentre l’azzurro la divinità; infatti la Madre di Dio è avvolta dalla divinità; mentre resta la sua umanità (in alcune icone la vergine tesse la carne umana del Cristo con del filo rosso). Il Battista ha invece i colori della terra, a simboleggiare un atto di adorazione verso Colui che crea e governa la terra. La presenza della Vergine e di San Giovanni Battista li indicano come i primi testimoni oculari della divinità di Cristo.
Un’altra particolarità delle icone è rappresentata dalle aureole con le scritte dei nomi dei personaggi raffigurati e dalla forma delle dita.