Conosciamo la nostra parrocchia (16-13)

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La penultima vetrata raffigura la scena dei discepoli di Emmaus.

Il Maestro è ormai risorto, ma non tutti ne sono a conoscenza. Grande è la delusione di due che avendo incontrato Gesù lo avevano seguito, ma poi la disfatta sul Golgota fa tornare ai propri luoghi di origine chi speranzoso era andato a Gerusalemme per partecipare ad un evento vittorioso.

Dopo quello che era successo, a cui loro stessi avevano partecipato, che senso poteva avere restare lì? era meglio tornare alle proprie dimore. E così i due discepoli prendono le loro cose e “sconfitti” si incamminano verso Emmaus. Nel tragitto incontrano un “tizio” che non conosce gli avvenimenti successi a Gerusalemme; loro stessi raccontano le cose che hanno visto e ne parlano come fatti “al passato”.

Poi, durante una pausa, l’uomo incontrato durante il cammino, prende un pane e lo spezza; solo in quel momento i due discepoli di Emmaus lo riconoscono! è proprio il maestro che è risorto ed ha voluto fare un pezzo di cammino con loro.

Dopo le donne, gli apostoli impauriti e rinchiusi nel Cenacolo, ora anche dei semplici discepoli lo incontrano, il Cristo è davvero risorto e si fa compagno di chi cammina per le vie del mondo. Sono proprio loro che ci indicano come riconoscere il Maestro: “Non ci batteva forse il cuore quando ci parlava?”.

Nella vetrata i due discepoli guardano come Gesù spezza il pane, ma quei personaggi senza volto, siamo noi?

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