L’identità del cristiano è il servizio, rendersi utili agli altri.
“In quel tempo” come si dice durante la lettura del Vangelo, gli stranieri che andavano a far visita a qualcuno, ricevevano da parte del servo del padrone, uno strano trattamento, gli venivano lavati i piedi, come segno di accoglienza. Non c’erano strade e marciapiedi e neppure le calzature erano come le nostre, chi camminava (sempre a piedi) naturalmente aveva i piedi pieni di polvere; lavarli da parte dei servi era il più grande gesto di accoglienza.
Gesù durante l’Ultima cena fa lo stesso gesto del servo, si alza da tavola e lava i piedi ai suoi discepoli, Pietro, il più grande degli apostoli avrebbe voluto che il “suo” Maestro non avesse fatto questo gesto così umile, ma appena Gesù gli dice che per stare nella sua compagnia deve farsi lavare i piedi, Pietro è disponibile a farsi lavare.
L’artista che ha realizzato la nostra vetrata ha voluto raffigurare la bacinella dove Gesù lava i piedi con la stessa tunica che indossa il Messia.
Ogni suo gesto è fatto per amore, per far capire all’umanità che la misericordia di Dio è per ciascuno e per tutti. Farsi lavare i piedi da Gesù vuol dire desiderare di restare per sempre accanto a Lui per respirare quell’aria nuova che è venuto a farci respirare.