Nel 1990 viene realizzata la vetrata della facciata centrale della nostra Chiesa, l’artista, che ha anche firmato l’opera, (la firma è di difficile lettura) ha raffigurato il titolo della Parrocchia:
“San Giuseppe Sposo di Maria Vergine”, infatti mons. Enea Selis, il 1 ottobre 1972 istituendo le nuove comunità parrocchiali volle dare questo nome a un quartiere che precedentemente apparteneva alla parrocchia della Madonna di Loreto.
La vetrata raffigura San Giuseppe e la sua sposa Maria avvolti dal vento dello Spirito Santo; nell’iconografia la seconda persona della Trinità è rappresentata o da una colomba oppure da un vento “impetuoso” che sta a significare il turbinio che dà la presenza di Dio stesso.
L’impetuosita’ del vento è tipica delle zone desertiche, e a volte riesce a cambiare perfino i connotati alle cose che incontra.
Così è avvenuto per Maria durante l’annunciazione.
E così è avvenuto anche per San Giuseppe che dopo un sogno capì qual era il compito che lo Spirito gli aveva affidato: Custodire il Bambino e la sua mamma.
Il vento dello Spirito farà in modo che la famiglia di Nazareth passi indenne anche il deserto durante la fuga in Egitto.
La grande vetrata, che accoglie i fedeli e “veglia” sul quartiere, è un richiamo ad essere famiglia di Dio da lui guidata e sorretta.
