L’icona è un’immagine, ma in sé è anche Parola.
L’icona non si dipinge bensì si scrive.
L’iconografo, nel suo significato, è colui che “scrive” l’icona.
Nell’antichità era anche detta “biblica pauperum” perché chi non sapeva leggere “ascoltava” la Parola attraverso l’immagine.
L’icona è per noi “Parola- Immagine”.
Da poco tempo in parrocchia e’ stata donata alla nostra parrocchia un’icona dei 4 Evangelisti che è nata per stare davanti all’ambone, in quel punto della Chiesa da dove viene, ogni giorno, proclamata la Parola, il punto in cui, ogni giorno, è sollecitato il nostro ascolto.
Gli Evangelisti sono coloro che per primi hanno ascoltato la voce del Pastore Cristo Gesù che ha indicato e ancora indica, a noi pecorelle, la via della vita.
“Leggiamo” cosa è “scritto” su questa bellissima icona:
In alto, sulla parte più elevata della croce, sta l’Agnello vittorioso che ha vinto la morte.
Al centro chi ha ascoltato la voce del maestro-pastore (Is 50,4-5), stando tra le braccia della croce.
La voce di Gesù è la voce che gli Evangelisti hanno ascoltato e la restituiscono a noi scrivendo il Vangelo.
In basso, ai piedi della croce, noi povere e smarrite pecorelle che, giorno per giorno, affrontano la fatica di salire il monte che ci conduce, passo dopo passo, al grande dono della Resurrezione.
All’ascolto della Parola, rinnovati nella comprensione dell’Amore, noi Risorgiamo.
