Conosciamo la nostra parrocchia (4d – i 7 sacramenti)

OS

L’ordine sacro.

L’altra vetrata è quella che richiama il sacramento dell’ordine sacro.

La vocazione al sacerdozio, che, in misura maggiore di tutti i cristiani, è chiamato a guidare la comunità a guardare a Cristo, il Messia.

L’artista che ha realizzato le vetrate per questo sacramento ha voluto illustrare due dei tanti oggetti liturgici “propri” del sacerdote, il calice (simbolo dell’ultima cena) e la stola. Solo per ragioni di spazio ci soffermiamo sulla stola, (la fascia che il celebrante mette dal collo a cadere sul petto) anticamente chiamata “orarium”; la parola derivare da orare (parlare, predicare).

La stola va sotto la casula perché è la prima cosa che si riceve nell’ordinazione, e la casula va al di sopra di tutto perché simboleggia la carità che copre tutto.

Alcuni simbolismi della stola:

è simbolo dell’autorità sacerdotale ed è l’insegna per eccellenza della dignità sacerdotale; simboleggia la dignità dell’uomo prima del peccato originale;

simboleggia l’innocenza necessaria per compiere il servizio sacerdotale e l’abito di gloria con cui sarà rivestito il servo buono e fedele dal Signore come ricompensa per i suoi meriti; secondo alcuni è assimilata a un giogo, il giogo dolce di Nostro Signore, ovvero gli obblighi dello stato sacerdotale.

Simboleggia le pecore che il buon pastore porta sulle spalle; ma richiama anche le corde con le quali Gesù fu trascinato al Calvario.

La stola è un oggetto liturgico che indica al sacerdote e al fedele di sentirsi legati alla “grande” ed unica storia dell’amore incommensurabile di Dio per l’umanità.

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